L’elezione di Trump: una interessante rappresentazione cartografica del New York Times

Le recenti elezioni che hanno visto, contro i pronostici, la vittoria di Donald Trump in USA sono state (e sono) oggetto di innumerevoli analisi. Ci pare utile qui segnalarne una che è veicolata da interessanti riferimenti cartografici. In particolare il New York Times (che pubblica l’articolo di Tim Wallace) accredita attraverso questi cartogrammi l’idea delle “due Americhe”. Non è certo nuovo l’uso di “America” non per il continente ma per gli USA, ma in questo caso le “Due Americhe” non sono quella del Nord e del Sud ma le porzioni di territorio in cui si è registrata la prevalenza di Trump e della Clinton.

L’articolo – naturalmente sacrificando la complessità a favore della semplificazione – si spinge a formulare percentuali spaziali, secondo le quali l’ “America di Trump” coprirebbe circa 3 milioni di miglia quadrate mentre quella della Clinton soltanto 530 mila. 85% della superficie contro il 15%. Gli USA pro Clinton vengono dunque definiti come una sorta di spazio arcipelagico: “Mrs. Clinton’s island nation has large atolls and small island chains with liberal cores, like college towns, Native American reservations and areas with black and Hispanic majorities. “. Il voto Democratico sarebbe “costiero” e, per gli USA interni, costituirebbe dei “laghi” di preferenze connessi soprattutto a grandi aree urbane. Nell’una e nell’altra rappresentazione vengono introdotti spazi immaginari come il “Denver sea” o il “Great American Ocean”

“Tump’s America”:

“Clinton America”:

L’articolo The Two Americas of 2016 di Tim Wallace (16 novembre 2016) è visibile a questo link: http://www.nytimes.com/interactive/2016/11/16/us/politics/the-two-americas-of-2016.html?smid=tw-share&_r=0

 

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